L’Esame Audiometrico e l’Esame Impedenzometrico sono esami di veloce e semplice esecuzione, complementari l’un l’altro, indolori, eseguibili ambulatorialmente, in grado di fornire preziose informazioni sulla capacità uditiva e sullo stato di salute dell’orecchio.
- Esame Audiometrico
A differenza della vista, l’udito è difficile da valutare soggettivamente da parte del paziente.
Molto spesso i pazienti ipoacusici attribuiscono le loro difficoltà a distrazione o al fatto che gli altri parlano piano e velocemente.
La capacita’ uditiva del paziente deve scendere infatti almeno del 30 – 40% bilateralmente per dare evidenti difficoltà relazionali.
È quindi necessario sempre valutare correttamente la soglia uditiva, anche in assenza di un apparente disagio uditivo.
Al paziente viene richiesto di segnalare mediante un pulsante tutte le volte che percepisce un suono erogato da una cuffia posizionata sulle orecchie.
L’esame, presupponendo la collaborazione del paziente, può essere eseguito a partire solo dai 5-6 anni di età, e fornisce utilissime informazioni sull’udito sia dal punto di vista quantitativo (quanto sente) che qualitativo (come sente).
- Esame Impedenzometrico
Studia l’impedenza del sistema timpano-ossiculare (membrana timpanica ed ossicini), cioè la resistenza opposta dall’orecchio medio al passaggio dell’onda sonora.
L’impedenza può essere considerata infatti come il contrario dell’elasticità.
E’ un esame complementare all’Esame Audiometrico in grado di svelare, in alcune condizioni morbose, il motivo di una ipoacusia precedentemente rivelata con l’Esame Audiometrico.
L’Esame Impedenzometrico si compone del Timpanogramma e della Reflessometria Stapediale.
• il “Timpanogramma” fornisce preziose informazioni circa le condizioni interne alla cassa del timpano
• la Reflessometria Stapediale studia i riflessi del muscolo stapedio, muscolo collegato alla staffa, e fornisce informazioni sulla motilità degli ossicini e sulle condizioni del “nervo acustico”.
Viene eseguito inserendo una piccola sonda nell’orecchio ed essendo una metodica strumentale “oggettiva”, in quanto non necessita della collaborazione del paziente, risulta particolarmente preziosa per lo studio dell’orecchio nei pazienti di età pediatrica.