L’esame vestibolare è un esame clinico-strumentale, indolore ed eseguibile ambulatorialmente, necessario e indispensabile nello studio del paziente vertiginoso, che permette di valutare la funzionalità dell’organo dell’equilibrio (Apparato Vestibolare).
L’Apparato Vestibolare è formato dai tre Canali Semicircolari, Superiore, Posteriore e Laterale, disposti nelle tre direzioni dello spazio, dall’ Utricolo e dal Sacculo.
Tutte queste strutture concorrono a regolare l’equilibrio statico e dinamico del corpo.
Le cosiddette “Vertigini Periferiche” sono causate proprio da alterazioni di queste delicate strutture.
- una prima parte che studia i cosiddetti “ sintomi spontanei “, cioè la presenza di determinate alterazioni nei movimenti che compaiono in corso di patologie vestibolari
- una seconda che studia i cosiddetti “sintomi provocati ”, insorgenti cioè dopo stimolazione dell’organo dell’equilibrio
Il paziente viene dapprima sottoposto ad una attenta valutazione clinica, con l’ausilio della Video–Otoscopia e dell’ Oto-Microscopia, al fine di escludere la presenza di perforazioni timpaniche, fenomeni infiammatori e/o infettivi in atto, tappi di cerume o altre patologie che ostacolerebbero l’esecuzione dell’esame.
Vengono poi fatti indossare al paziente occhiali con lenti a 20 diottrie, gli Occhiali di Frenzel, che, impedendo la fissazione dello sguardo, permettono lo studio del Nistagmo (movimento ritmico involontario dei globi oculari) sia Spontaneo che Provocato (insorgente cioè dopo particolari manovre o specifiche sollecitazioni).
Lo studio dei Sintomi Spontanei prevede:
- la valutazione della presenza di un eventuale Nistagmo Spontaneo.
- La prova di Romberg: il paziente è fermo in piedi, con gli occhi prima aperti e poi chiusi; il test valuta la presenza di oscillazioni del corpo, la loro direzione e l’eventuale tendenza a cadere, indicandone la direzione (destra – sinistra – avanti – dietro).
- Prova della marcia: il paziente marcia sul posto, prima ad occhi aperti e poi ad occhi chiusi; se c’è una rotazione, di solito è diretta verso il lato dell’orecchio ipofunzionante
- Prova degli indici e dell’indicazione : il paziente tende le braccia a indici tesi e ad occhi chiusi; prima si osservano le braccia da ferme e poi si fanno eseguire dei precisi movimenti, sempre a occhi chiusi. Se uno o entrambi gli indici deviano dalla posizione iniziale o se i movimenti sono alterati e asimmetrici è sospettabile un’alterazione labirintica.
Lo studio dei Sintomi Provocati si avvale di varie metodiche (Calorica – Rotatoria – Pendolare ecc…)
- La “Prova Calorica” è quella in genere più agevole da eseguire in regime ambulatoriale. Il paziente viene fatto sedere su una sedia, gli vengono fatti indossare gli occhiali di Frenzel e fatta reclinare la testa in avanti sul corpo. Viene introdotta acqua nel condotto uditivo esterno con una siringa provvista di apposito irrigatore. La prova può essere effettuata con acqua fredda (circa 30 gradi) o calda (circa 44 gradi). Nei minuti successivi il medico osserva i movimenti degli occhi attraverso gli occhiali. In condizioni normali, compare un nistagmo con direzione opposta a quella dell’orecchio stimolato, che avrà durata e caratteristiche ben precise. Dallo studio del nistagmo si evince la funzionalità del labirinto stimolato.
Le prove non sono dolorose e le vertigini provocate scompaiono nel giro di pochi minuti. E’ comunque consigliabile venire accompagnati e non assumere cibi nelle due o tre ore che precedono l’esame.